Chi sono gli influencer?
Siamo nell’era degli influencer, e fare influencer marketing è la nuova frontiera per le aziende.
L’avvento dei social media ha reso più facile la creazione di idoli, figure da ammirare alla portata di tutti. L’influencer non è necessariamente una persona famosa, è piuttosto una persona rilevante, che influenza le idee dei suoi follower perché permette loro di immedesimarsi. E’ una figura con cui molte persone si identificano, perché si riconoscono in lui/lei, o perché vorrebbero imitarne lo stile. Non parliamo di divi di Hollywood patinati, e non è raro che un influencer si presenti in situazioni domestiche, comuni, quotidiane.
L’influencer è umano e imitabile. Questa immediatezza gli permette di arrivare più vicino alle persone.
I micro influencer
Un influencer potrebbe non essere conosciuto da milioni di persone, anzi spesso ha un seguito più ridotto perché si rivolge ad una specifica nicchia di mercato. In questo risiede il suo valore: non solo sa influenzare le idee e gli acquisti del pubblico, ma il suo pubblico è già altamente targettizzato. Per questo motivo le aziende non devono necessariamente prepararsi a sborsare cifre a 4 zeri per un singolo post sul profilo di Chiara Ferragni, possono tranquillamente rivolgersi ad un personaggio più rilevante per il proprio pubblico specifico.
I cosiddetti micro influencer saranno al centro di numerose campagne nel 2019. Le collaborazioni con loro sono molto meno costose, ma al contempo hanno solitamente un ritorno sull’investimento (ROI) molto invitante e un tasso di engagement sulle campagne spesso maggiore di quello di un grande influencer.
Questo accade perché i piccoli influencer:
- conoscono perfettamente il loro pubblico
- hanno un rapporto molto più stretto con loro e li seguono da vicino
- hanno attenzione maggiore per la loro community
- più difficilmente un micro influencer si “svenderebbe” per una sponsorizzazione, c’è maggiore garanzia di autenticità nei loro messaggi
- hanno più possibilità di creare collaborazioni durature
Dove si trovano gli influencer?
In generale gli influencer trovano lo spazio adatto alla costruzione della propria community sui social media: Facebook, Instagram, Twitter, YouTube… Ognuno sceglie il social che più lo rappresenta e che più si adatta al suo modo di raccontare. Anche blogger e vlogger possono essere influencer e manifestare la propria vita, le proprie opinioni, e l’utilizzo di prodotti specifici attraverso ciò che scrivono o dicono.
Se si dovesse fare una classifica dei social media, la piattaforma ideale per gli influencer oggi è Instagram, il social media più visuale che ci sia. E’ lì che spesso i nostri nuovi eroi pubblicano foto, si mostrano nella loro vita di tutti i giorni, ci raccontano di sé per immagini.
Grazie all’utilizzo delle foto è più facile immaginare di creare un post sponsorizzato e inserire nell’immagine un oggetto da promuovere, ha sicuramente molto più impatto di un post promozionale testuale.
Le campagne con influencer più frequenti sono infatti quelle riguardo brand di moda, lusso, cosmetica e altri settori in cui l’aspetto visivo è fondamentale. Ma non ci si ferma qui, è possibile utilizzare un influencer per campagne di ogni tipo.
Cosa significa fare influencer marketing?
Fare influencer marketing significa generare brand awareness e in ultima analisi incrementare le vendite. Si basa sul fatto che le persone si identificano con l’influencer e ogni oggetto che vedono in suo possesso diventa virale, diventa oggetto del desiderio.
Le sponsorizzazioni possono essere più o meno velate, ma in USA la Federal Trade Commission impone di aggiungere il tag #paid, #ad, #adv o simili, ai post con fini promozionali. Solitamente i post mostrano l’influencer in situazioni di vita comune, accompagnato dall’oggetto da sponsorizzare, ma le tecniche di product placement possono essere molteplici.
La forza del messaggio dell’influencer sta nella sua genuinità, e le aziende dovrebbero sempre tenerlo a mente. Una campagna di influencer marketing non deve essere scritta e guidata dall’azienda: più libertà è lasciata al creatore di contenuti (che conosce il suo linguaggio e i suoi follower), più veritiero risulterà il post. Bisogna accettare che il protagonista non sia il prodotto pubblicizzato, come in uno spot in TV, ma l’influencer e il suo mondo (di cui farà “casualmente” parte l’oggetto della promozione).
Non crediamo più agli spot televisivi perché sappiamo che sono finti, creati appositamente, e che il testimonial scelto è stato pagato profumatamente. Gli influencer mantengono (per ora) un’aura di sincerità e umanità maggiore e hanno un contatto e un confronto diretti con la propria community.
L’influencer ha già un ascendente sul suo pubblico, ha già creato un relazione stabile e continuativa con loro e si è già fatto apprezzare. Per una azienda poco conosciuta, gran parte del lavoro lo ha già fatto l’influencer, ora bisogna solo associare l’immagine dell’influencer all’immagine del prodotto, in questo modo le sensazioni positive verranno trasferite anche all’azienda e all’oggetto desiderato.
Quale influencer scegliere?
Le caratteristiche che deve aver l’influencer perfetto per la tua azienda sono le seguenti:
- pubblico in target con i tuoi prodotti
- caratteristica in comune con la tua audience (es. prodotti per genitori possono essere sponsorizzati da influencer di qualsiasi nicchia, basta che siano genitori)
- valori trasmessi in linea con la tua azienda
- amore reale per il tuo prodotto
- costo in linea con il tuo budget
La misurazione dell’influencer marketing
Rispetto ad uno spot in TV, l’influencer marketing è più facilmente misurabile, cosa molto importante per i marketers. La misura è il numero di interazioni (like, commenti e condivisioni) che ha raggiunto il post sponsorizzato. I risultati sono immediati e non possono mentire.
E’ da sottolineare, infatti, che spesso non ha tanto valore il numero di followers, quanto il numero di interazioni, rispetto al numero di followers. Ciò sta ad indicare quanto è attiva e interessata la community. Mentre scegli l’influencer da coinvolgere nella tua campagna, fai attenzione a:
- tasso di engagement
- numero di interazioni
- presenza di altri influencer o celebrità tra i suoi followers
- rapporto followers/following
Quanto costa fare influencer marketing?
I grandi influencer chiedono grandi cifre per un singolo post, si arriva ai 10.000-20.000 euro, ma non è necessario spingersi così lontano.
Per un micro influencer, molto rilevante nella sua nicchia di mercato, possiamo parlare di 100-300 euro a post, una cifra molto più ragionevole.
Per le aziende, l’influencer marketing ha vantaggi economici notevoli:
- ha dei costi molto più ridotti rispetto ad esempio alla TV
- non bisogna impegnarsi con piani mensili/annuali, ma si può ragionare sul singolo post
- se si è scelto il giusto influencer, non bisogna neanche preoccuparsi di raggiungere il giusto pubblico, ci penserà lui
- un messaggio sui social media ha una capacità di diffusione molto maggiore rispetto ad altri media tradizionali
Strumenti dell’influencer marketing
Come trovare gli influencer da contattare? Come analizzare la community di un influencer? Come capire quali influencer stanno parlando dei tuoi prodotti? Esistono dei tool utilizzabili proprio per fare questo tipo di analisi. Te ne consiglio alcuni:
- Followerwonk ti permette di analizzare i profili degli influencer di tuo interesse. Puoi scoprire da dove vengono i suoi follower, controllare il tasso di iscrizioni e disiscrizioni, scoprire quando la commmunity è più attiva. Ha un piano gratuito e due a pagamento.
- Buzzoole è un prodotto tutto italiano che ti permette di identificare gli influencer pù in linea con il tuo brand, di pianificare una campagna e di monitorare i risultati delle tue campagne di influencer marketing.
E tu, sei pronto per la tua prossima campagna di influencer marketing?