Guadagnare scrivendo?
Il mito degli ultimi anni è diventare un blogger di successo e guadagnare scrivendo per il web.
Abbiamo sotto gli occhi esempi di persone intelligenti e intraprendenti che hanno cominciato a scrivere articoli e a guadagnare con un blog o un sito internet. Da Salvatore Aranzulla a Sonia Peronaci, da Dario Vignali a Mariano Di Vaio, ogni settore ha i suoi blogger di spicco che oltre a offrirci contenuti di qualità, hanno creato un business attorno alla propria attività online.
Guardando ciò che fanno ci sembra tutto così semplice, così naturale. Basta aprire un blog (operazione ormai alla portata di tutti grazie a CMS come WordPress), cominciare a scrivere delle nostre passioni e il gioco è fatto.
In realtà, servono un piano strategico, tanta costanza e passione per gestire un blog di successo. E se si vuole anche guadagnare con quel blog, serve anche un pizzico di iniziativa imprenditoriale.
Vediamo insieme come compiere i primi passi per cominciare a scrivere articoli a pagamento e quali sono i metodi per guadagnare scrivendo per il web.
Google Adsense
La prima cosa che puoi fare sul tuo blog, e anche la più semplice, per cominciare a guadagnare qualcosina, è inserire degli annunci pubblicitari nei tuoi articoli. Lo puoi fare creando un account su Google Adsense, la piattaforma pubblicitaria di Google.
Dopo esserti iscritto ad Adsense, riceverai le istruzioni per inserire dei box pubblicitari, di varie misure, in uno o più punti del tuo sito. Puoi decidere di inserirli solo su una pagina, o su tutti gli articoli. Puoi anche mettere più annunci su ogni articolo, ma fai attenzione a non renderli troppo invasivi.
Il funzionamento di questi box è il seguente: Google li riempirà in automatico con degli annunci scelti tra quelli a sua disposizione, solitamente cercando di adattarsi ai tuoi argomenti o alle preferenze di chi naviga sul tuo sito. Chiunque clicchi su un banner pubblicitario mentre è sul tuo sito, sarà reindirizzato verso il sito dell’inserzionista, ma ti farà guadagnare dei soldi.
Il guadagno per clic è variabile, tendenzialmente rientra tra i pochi centesimi e l’Euro, ma molto dipende da quanta competizione c’è per un determinato settore.
Come potrai dedurre, più traffico ha il tuo blog, più probabilità ci saranno che qualcuno clicchi sugli annunci. Infatti, i guadagni tramite Google Adsense sono tendenzialmente limitati, a meno che tu non abbia un sito molto ben indicizzato e molto visitato. I guadagni tramite annunci pubblicitari sono solitamente un’aggiunta a fonti di guadagno più redditizie.
Siti web per guadagnare con gli articoli
Altra cosa molto semplice da fare, soprattutto per chi è agli inizi e vuole anche fare pratica nell’arte della scrittura, è iscriversi ad una piattaforma che permetta di pubblicare articoli e guadagnare in base a ciò che scrivi, oppure in base a quanto i tuoi articoli vengono cliccati.
Questo è molto utile anche se non hai ancora aperto il tuo blog e non hai uno spazio fisico tutto tuo su cui pubblicare i tuoi contenuti.
Tra le piattaforme più famose di questo tipo troviamo Melascrivi , O2O e Blasting News. Ne esistono molte altre.
Puoi diventare autore per questi siti, scrivere dei tuoi argomenti preferiti e ricevere un compenso per i tuoi articoli. Melascrivi è un marketplace che fa incontrare gli Autori con chi ha bisogno della scrittura di contenuti originali. Il pagamento avviene ad articolo scritto. In modo simile funziona O2O, marketplace di Arnoldo Mondadori Editore. Blasting News invece permette a tutti di scrivere di vari argomenti, e il pagamento avviene in base alle visualizzazioni dell’articolo.
Anche in questo caso i guadagni non saranno altissimi, ma è un ottimo modo per farsi le ossa.
Guest posting
Il terzo modo con cui potresti guadagnare scrivendo è fare guest posting, ovvero scrivere articoli non per il tuo sito, ma per il sito di qualcun altro.
Ciò accadrà quando ti sarai fatto un nome nel tuo settore, quando avrai una certa notorietà e un certo seguito. A quel punto potresti essere invitato da blog del tuo stesso settore a scrivere per loro, ad essere “ospite” sulle loro pagine.
In alternativa, potresti tu stesso cercare blog di settore e proporti per creare contenuti per loro.
Non è però facile guadagnare con questo metodo. Ovvero, in base alla tua notorietà potrai permetterti di farti pagare più o meno per la scrittura di un articolo per qualcun altro, ma nella maggior parte dei casi chi chiede un guest post offre in cambio solo la visibilità del tuo nome e un link al tuo sito.
Io resto dell’idea che un compenso, anche piccolo, debba essere richiesto e concesso, a meno che non si tratti di uno scambio (io scrivo un articolo per te, tu scrivi un articolo per me). Non abbiate paura di chiedere una fee per i vostri servizi!
Affiliation marketing
Ora cominciamo a ragionare! L’Affiliation Marketing è uno dei metodi più utilizzati e più redditizi fin da subito, che puoi sfruttare sul tuo sito.
Di cosa si tratta? In poche parole, inserirai nel tuo articolo un link per acquistare un prodotto presso un rivenditore, e questo rivenditore ti cederà una percentuale del guadagno se l’utente effettivamente concluderà l’acquisto.
Il rivenditore più famoso che offre questa possibilità è Amazon. Se dai un’occhiata al loro Programma di Affiliazione scoprirai quanto è semplice usarlo. Basta iscriversi, e generare dei link personalizzati direttamente dalla piattaforma di affiliazione da inserire nel tuo sito.
Solitamente si utilizza questo metodo se pubblichi recensioni di prodotti, o consigli di acquisto, o scrivi un articolo citando degli strumenti da utilizzare. In tutti questi casi, ha senso inserire alla fine un link con cui l’utente può comodamente comprare ciò che gli hai consigliato.
Le commissioni che Amazon ti cede variano dall’1% al 10%, in base alla tipologia del prodotto. Va da sé che se ti posizioni in una nicchia di mercato che, anche avendo poco traffico, parla di prodotti molto costosi, basteranno una manciata di acquisti per cominciare a vedere dei guadagni interessanti.
L’aspetto positivo di Amazon è quello di tracciare la navigazione dell’utente, quindi basta che un utente arrivi su Amazon attraverso un tuo link personalizzato, dopodiché, se entro 24 ore completa un acquisto (del prodotto sponsorizzato da te o di QUALSIASI altro prodotto), Amazon ti corrisponderà le commissioni relative alla categoria del prodotto effettivamente acquistato.
Esistono però altre piattaforme, specializzate in diversi settori e non generaliste come Amazon, che potrebbero fare al caso tuo e magari corrisponderti commissioni anche maggiori.
Corsi online
Vendere corsi online è un’attività ormai molto comune. Quando avrai raggiunto una certa riconoscibilità all’interno di un settore, e sviluppato sufficienti competenze, potresti pensare di creare un corso sull’argomento su cui ti sei specializzato, da vendere online.
Creerai un articolo ad hoc per presentare il corso in cui inserirai il link per l’acquisto, o ancora meglio creerai una Landing Page, una pagina dedicata esclusivamente alla promozione e alla vendita del corso.
Il corso può essere in video, oppure sotto forma di slide o di testo in PDF. Se il tuo sito non è attrezzato per gestire transazioni, puoi affidarti a piattaforme come Udemy, che gestiscono la vendita del corso per te.
Questo metodo fa parte del cosiddetto Passive Income, ovvero guadagno passivo. Il concetto è che spenderai tempo ed energie per creare questa risorsa soltanto una volta, poi dal momento in cui la renderai disponibile online non dovrai fare più nulla e genererà ricavi per te, anche mentre dormi!
Materiale digitale a pagamento
Questo metodo viaggia sulla falsariga del precedente, e rientra sempre nel concetto di Passive Income. L’idea è che non è indispensabile creare un corso, ma puoi sbizzarrirti e creare qualsiasi tipologia di materiale digitale da vendere a pagamento ai tuoi utenti.
Pensa a cosa potrebbe essere utile per loro e a cosa saresti in grado di produrre: una ricerca, un case study, un’analisi di mercato, un romanzo, una guida, un tutorial, un pacchetto di foto/elementi grafici?
In base al settore in cui operi puoi inventarti del materiale che faciliti la vita ai tuoi lettori, che li aiuti a migliorare e ad apprendere.
Crea un articolo di presentazione, pubblicizza la tua creazione sui tuoi canali social, realizza un annuncio a pagamento su Adwords, e comincia ad indirizzare il tuo traffico verso le pagine che permettono di scaricare il tuo materiale a pagamento.
Anche in questo caso, servirebbe avere un sito web attrezzato per la vendita e per la gestione di transazioni di denaro. In alternativa, puoi appoggiarti ad una piattaforma di e-commerce.
E-Commerce
In base a quello che vuoi fare nella vita, e ai progetti che hai per il tuo sito, potresti addirittura trasformare il tuo blog in un e-commerce.
In questo modo avrai la parte di creazione di contenuti (il blog vero e proprio), in cui pubblicherai articoli sui tuoi argomenti preferiti per fornire informazioni agli utenti e aiutare l’indicizzazione del tuo sito sui motori di ricerca grazie a contenuti freschi e aggiornati.
Inoltre, potrai vendere direttamente sul tuo sito i tuoi prodotti e guadagnare con la vendita. I prodotti saranno pubblicizzati tramite gli articoli del blog e tramite tutti gli altri canali che vorrai usare (social, newsletter, SEM…).
Attività Freelance
Se scrivere è la tua passione, e il tuo nome comincia a girare nel settore, potresti facilmente trovare clienti per cui scrivere articoli. In questo caso, oltre a gestire il tuo blog personale (che comunque è un potente strumento di personal branding), valuta la possibilità di diventare un Freelancer, un lavoratore autonomo che scrive contenuti su commissione (come primo lavoro o come lavoro extra, in base al volume dell’attività).
Per farlo puoi inizialmente appoggiarti ad una piattaforma di incontro tra domanda e offerta come Fiverr o Upwork. Su queste piattaforme incontrerai tante persone o piccole aziende alla ricerca di creatori di contenuti (sì, anche in Italiano!) per progetti singoli o continuativi.
Dopo che il tuo Portfolio si sarà arricchito, sarà più facile trovare clienti autonomamente, senza il bisogno di ricorrere ad una piattaforma terza.
Guadagnare online: è necessaria la Partita Iva?
Ti lascio ricordandoti una cosa importante: se cominci a guadagnare online, è tuo dovere informarti sugli obblighi fiscali. Un commercialista ti saprà dare tutte le informazioni necessarie sull’eventuale obbligo di aprire una Partita Iva per dichiarare i tuoi guadagni.
Tendenzialmente, se l’attività che svolgi è saltuaria, potresti gestirla come collaborazione occasionale, ma per la maggior parte delle attività suggerite in questo articolo, che sono continuative (affiliation marketing, Adsense, metodi di Passive Income, attività freelance…) la Legge prevede che tu apra una Partita Iva. Non avendo specifiche competenze nel settore, ti consiglio di affidarti ad un professionista per prendere la decisione giusta e guadagnare online in piena tranquillità!